SOBRE LA
PERSONIFICACIÓN.
PERSONIFICAR, ENTRAR EN PERFECTA SIMBIOSIS CON EL EGO
SUPERIOR O CON UNA ENTIDAD MUTANTE, NO SIGNIFICA SER EL PERSONIFICADO.
ESTÁ JUSTIFICADO QUE EL PERSONIFICADOR TENGA LA SENSACIÓN
DE SER EL PERSONIFICADO Y ESTO A CAUSA DE LA PERFECTA SINTONÍA INSTAURADA ENTRE
EL PROGRAMADO Y EL PROGRAMADOR, ENTRE EL EGO INFERIOR Y EL EGO SUPERIOR, ENTRE
EL ASTRAL Y EL HUMANO.
YO ME SIENTO DE SER AQUELLO QUE ÉL ES Y HA SIDO, PORQUE
ASIMILO PLENAMENTE SU CONSCIENCIA, SU CONOCIMIENTO, Y SUS VALORES MORALES Y
ESPIRITUALES, SU OMNISCIENCIA, SU CIENCIA CÓSMICA Y TODO CUANTO FORMA PARTE DE
SU NATURALEZA MULTIDIMENSIONAL.
YO SOY LIBRE CUANDO NO ME ES REQUERIDA MI DISPONIBILIDAD
PARA CONVERTIRME EN SU PALABRA, EN SU ACCIÓN Y SER INTÉRPRETE DE SUS DESEOS.
SOY LIBRE EN LA ELECCIÓN DE SERVIR O DE NO HACERLO, PERO YA QUE CONOZCO MUY
BIEN A QUIEN SIRVO Y PORQUÉ, NO CONSEGUIRÍA NUNCA NO DESEAR ARDIENTEMENTE DE
SERVIRLO, DE SENTIRME PARTE INSEPARABLE DE SU INMORTAL NATURALEZA, DE SU DEIDAD
Y DE SUS DIVINOS ATRIBUTOS.
BARATH, HERMES,
JUAN EL EVANGELISTA, RASPUTIN Y OTROS, SON
SIEMPRE ÉL, EL MUTANTE, EN MISIONES DISTINTAS.
YO NO SOY NADA MÁS QUE UNO DE TANTOS MEDIOS ELEGIDOS
IDÓNEO PARA SERVIRLO EN ESTE TIEMPO.
FRECUENTEMENTE, SOY LLEVADO A HABLAR EN PRIMERA PERSONA
PORQUE ES IRRESISTIBLE EL CONOCIMIENTO DE ESTAR EN ÉL Y ÉL EN MÍ, COMO SI
FUÉSEMOS UNA SOLA COSA.
Y HE AQUÍ LA VERDAD DE COMO SON, REALMENTE, LAS COSAS.
¡LA REALIDAD ES ESTA!
LOS ATRIBUTOS QUE FRECUENTEMENTE ME CONCEDE SON
EXTRAORDINARIAMENTE INCREÍBLES, INSONDABLES POR LA HUMANA INTELIGENCIA.
FRECUENTEMENTE MI ESPÍRITU VIAJA CON EL SUYO, TOCANDO
VÉRTICES DE SUBLIME CONOCIMIENTO, DE INCOMPARABLE BELLEZA. VEO Y SIENTO CUANTO
EL SER MORTAL NO PUEDE VER NI OÍR. POR ESTO HE DADO SIN LÍMITES Y SIN
CONDICIONES MI VIDA, INCLUSO SABIENDO HACIA QUÉ COSAS IBA AL ENCUENTRO.
HOY MÁS QUE AYER, COMPRENDO LOS SUFRIMIENTOS Y EL VÍA
CRUCIS DE OTRO PERSONIFICADOR DE
NOMBRE JESÚS.
Eugenio
Siragusa.
Nicolosi, 8 septiembre 1985
Sulla Personificazione
Personificare, entrare in
perfetta simbiosi con l’ego superiore o con un’entità mutante, non significa
essere il personificato.
È giustificato che il Personificatore abbia la sensazione di essere il personificato
e ciò a causa della perfetta sintonia instaurata tra il programmato ed il
programmatore, tra l’ego inferiore e l’ego superiore, tra l’astrale e l’umano.
Io mi sento di essere quello
che Lui è ed è stato, perché assimilo pienamente la sua coscienza, la sua
conoscenza, i suoi valori morali e spirituali, la sua onniscienza, la sua
scienza cosmica e quant’altro fa parte della sua natura multidimensionale.
Io sono libero quando non è
richiesta la mia disponibilità per divenire la sua parola, la sua azione e il
fedele interprete dei suoi desiderati. Sono libero nella scelta di servire o
meno, ma poiché conosco benissimo chi servo ed il perché, non riuscirei mai a
non desiderare ardentemente di servirlo, di sentirmi parte inscindibile della
sua immortale natura, della sua deità e dei suoi divini attributi.
Barath, Ermete, Giovanni
l’Evangelista, Rasputin ed altri, è sempre lui, mutante, in missioni diverse.
Io non sono altro che uno dei tanti mezzi scelti idoneo a servirlo in questo
tempo.
Spesso, sono portato a
parlare in prima persona perché è irresistibile la consapevolezza di essere in
lui e lui in me, come se fossimo una sola cosa.
Ed ecco la Verità di come
stanno, realmente, le cose. La Realtà è questa!
Gli attributi che spesso mi
concede sono straordinariamente incredibili, insondabili dall’umana
intelligenza.
Spesso il mio Spirito
viaggia con il suo, toccando vertici di Sublime Conoscenza, di incomparabile
bellezza. Vedo e sento quanto l’essere mortale non può vedere ed udire. Per ciò
ho donato senza limiti e senza condizioni la mia Vita, pur sapendo a che cosa
andavo incontro.
Oggi più di ieri, comprendo
le sofferenze e la via crucis di un altro personificatore di nome Gesù.
Eugenio Siragusa
Nicolosi, 8 Settembre 1985
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