HE ESCRITO EL 5
NOVIEMBRE 1985:
ES PRECISO COMPRENDER LA METODOLOGÍA DE LA “SUPREMA
INTELIGENCIA”.
EN VERDAD, NO ES FÁCIL, PERO SÍ POSIBLE, SI EL HOMBRE
CONSIGUE DESVINCULARSE DE LOS LIMITES QUE ÉL MISMO CREA.
EL HOMBRE POSEE PRERROGATIVAS EXCEPCIONALES QUE, SI
FUESEN CUIDADAS Y RESPONSABLEMENTE REALIZADAS, LE PERMITIRÍAN ASEMEJARSE,
REALMENTE, A SU CREADOR.
HA SIDO DICHO, ESCRITO Y TRANSMITIDO: “VOSOTROS SOIS
DIOSES Y HARÉIS COSAS MÁS GRANDES QUE YO”.
NO FUE DICHO POR UN SER DE ESTE MUNDO, SINO POR UN DIOS,
UN GENIO DEL ESPÍRITU OMNICREANTE, UN SER DE LUZ HECHO HOMBRE.
PERO, AÚN TODAVÍA HOY, LOS HOMBRES PREFIEREN PREOCUPARSE
MUCHO POR LA CONCHA, OLVIDÁNDOSE DE LA PERLA QUE CONTIENE; PREFIEREN MÁS LOS
VALORES EXTERIORES QUE LOS INTERIORES, DÁNDOLO TODO A “MAMMON”, Y CASI NADA A
DIOS.
EL HOMBRE POSEE ALAS PORTENTOSAS, PERO PREFIERE
PERMANECER ENCADENADO A LA ROCA, COMO PROMETEO; RENUNCIA A SER LIBRE, LIBRE DE
VERDAD Y GOZAR DEL PRIVILEGIO QUE LE FUE CONCEDIDO POR QUIEN LO HIZO A SU
IMAGEN Y SEMEJANZA.
LA POSESIÓN Y EL DOMINIO DE LAS COSAS CORRUPTIBLES Y
MORTALES, LE HACEN SER PRISIONERO, ESCLAVO, LIMITADO.
PERMANECE, ASÍ, EN LA ESPIRAL DEL DOLOR Y DEL SUFRIMIENTO
Y DE CUANTO LE IMPIDE CONOCERSE A SÍ MISMO, DE CUANTO LE IMPIDE SER UNA PARTE
INSEPARABLE DEL TODO EN EL ETERNO DEVENIR.
LA VERDAD ES QUE EL HOMBRE TIENE MIEDO DE CONOCERSE
REALMENTE A SÍ MISMO, DE TENER QUE SENTIR LO QUE VERDADERAMENTE ES; PERO EL
TIEMPO LE LLEVARÁ ALLÍ HACIA DONDE NO QUIERE IR; LE LIBERARÁ DE LA ROCA EN LA
QUE SE HA CLAVADO Y DEJARÁ LIBRES SUS ALAS PARA REMONTAR EL VUELO HACIA LOS
CONFINES DEL UNIVERSO.
“ESTA ES LA VOLUNTAD DE LA SUPREMA INTELIGENCIA”.
UN
AMIGO DEL HOMBRE.
Occorre capire la metodologia
della Suprema Intelligenza
È vero, non è facile ma
possibile se l’uomo riuscirà a svincolarsi dai limiti che egli stesso si crea.
L’uomo possiede delle
prerogative eccezionali che, se curate e responsabilmente realizzate, gli
permetterebbero di somigliare, realmente, al suo Creatore. È stato detto,
scritto e tramandato: “Voi siete Dèi e
farete cose più grandi di me”.
Non è stato un essere di
questo mondo a dirlo ma un Dio, un Genio dello Spirito Onnicreante, un essere
di luce fattosi uomo.
Ma, ancora oggi, gli uomini
preferiscono curarsi molto della conchiglia trascurando la perla che essa
contiene; preferiscono di più i valori esteriori a quelli interiori dando tutto
a mammona e quasi niente a Dio. L’uomo possiede delle ali portentose ma
preferisce rimanere legato alla roccia come Prometeo, rinuncia ad essere
libero, libero davvero e a godere il Privilegio che gli è stato donato da chi
lo ha fatto a propria Immagine e Somiglianza.
Il possesso e il dominio
delle cose corruttibili e mortali lo tengono prigioniero, schiavo, limitato.
Così rimane nelle spire del dolore e della sofferenza e di quanto impedisce di
conoscere se stesso, di essere parte inscindibile del tutto nell’Eterno
Divenire.
La Verità è che l’uomo ha
paura di conoscere realmente se stesso, di doversi sentire quello che veramente
è; ma il tempo lo porterà là dove non vorrebbe andare, lo libererà dalla roccia
in cui si è inchiodato e librerà le sue ali per spaziare sino ai confini
dell’Universo.
“È questa la Volontà della Suprema Intelligenza”.
Un Amico dell’uomo
Nicolosi, 5 novembre 1985
Editado por
